Arrivare a piedi a Roma non è più un sogno: decine di migliaia di persone si mettono in cammino ogni anno, per fede o per turismo. Ma Roma è pronta ad accoglierle?
Il più grande Cammino europeo, quello di Santiago, insegna che tanto più cresce l’accoglienza tanto più aumenta l’attrattiva del Cammino nel suo insieme, e quindi i numeri dei pellegrini e dei camminatori.
Negli ultimi anni tutta la Via Francigena si è sviluppata, in Italia e in Europa, in un movimento che ha coinvolto territori, cultura e investimenti. Ma Roma ha fin qui mancato la promessa: è possibile pensare a una grande “Officina del pellegrino” nella capitale? A luoghi di accoglienza dedicati? A un percorso segnalato e protetto in città?
I problemi logistici e organizzativi non mancano: ma nulla si muoverà se non torniamo a sognare insieme, dal basso e dall’alto, il Cammino e la meta.
Per tutti c’è un’occasione da non perdere, il Giubileo della Chiesa cattolica del 2025 che rimetterà al centro il tema del pellegrinaggio verso San Pietro.
A Fidenza l’incontro si concluderà con il lancio di un manifesto perché Roma e la Francigena possano tornare a sognare insieme.
All’incontro intervengono Silvio Marino, assessorato al turismo Regione Lazio, Monica Valeri, APT Servizi Emilia-Romagna, Fra Agnello Stoia, da pochi mesi parroco della Basilica di San Pietro a Roma, Paolo Piacentini, Consigliere per i Cammini e gli Itinerari culturali” del ministro della Cultura Dario Franceschini e Luca Bruschi di AEVF – Associazione Europea delle Vie Francigene. Modera l’incontro Miriam Giovanzana, Direttore editoriale di Terre di mezzo.