A 33 anni Pietro Scidurlo ha percorso il Cammino di Santiago in handbike, esperienza che ha segnato un nuovo inizio nella sua vita.
Al suo ritorno ha fondato Free Wheels Onlus, organizzazione no-profit che promuove l’abbattimento delle barriere fisiche e mentali per incentivare lo sviluppo dell’indipendenza, anche attraverso l’esperienza del Cammino.
Nel 2016 ha percorso l’intera via Francigena da Somma Lombardo (VA), dove vive, a Roma: 900 chilometri, 17 tappe, otto fiumi attraversati e un’infinità di dislivelli superati. E all’arrivo, ad accoglierlo a Roma e a segnare l’impresa compiuta, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
Si è occupato del tema dell’accessibilità sul Cammino di Santiago (è autore della guida “Santiago per tutti. Senza barriere fino a Compostela”, rivolta anche alle persone con disabilità), sul Cammino di san Benedetto e sulla via Francigena nel Lazio.
Nel 2020 ha ripercorso La Via Francigena del Lazio insieme a una troupe che ha girato il web-doc “A ruota libera: il racconto di un uomo in cammino alla ricerca di una nuova strada per tutti”.
Con l’associazione Free Wheels Onlus aiuta chiunque sia desideroso di intraprendere questi cammini.
Ascoltare la sua storia significa abbattere le barriere e fare un salto culturale non solo come individui ma come società, come Pietro racconta in “Per chi vuole non c’è destino” (Terre di mezzo).
Pietro Scidurlo è stato ospite del Francigena Fidenza Festival, lo abbiamo incontrato domenica 19 settembre, ore 16:30, in Piazza Pontida a Fidenza, insieme a Luca Bruschi di AEVF.